Ivan Brentari
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9/5/2018
NEL FUOCO SI FANNO GLI UOMINI, IN LIBRERIA DAL 15 MAGGIO. PRESENTAZIONE UFFICIALE IL 19/5 A MILANO
Fra qualche giorno il mio nuovo romanzo sarà a scaffale. S’intitola Nel fuoco si fanno gli uomini (Piemme) ed è un noir.
Per me si tratta, contemporaneamente, della chiusura di un cerchio e dell’inizio di un nuovo percorso. Chiudo un romanzo cominciato nel 2011, limato, rivisto, respinto, sudato e sofferto per sette anni. Apro la vita letteraria del commissario Alessandro Valtorta: figlio di un operaio, cresciuto come me a Milano nelle case popolari di Corvetto, ex-eroinomane, ex-braccio destro del boss del quartiere, imbevuto dei valori del sottoproletariato criminale milanese che mi è vorticato attorno per tutta la vita, attraendomi e disgustandomi.
Una prostituta russa viene uccisa e un sindacalista della FIOM scompare. C’è la cocaina, ci sono i padroni, ci sono gli operai e i criminali. C’è Milano, la città che mi possiede e dalla quale non posso staccarmi. Divisa fra l’astrazione di se stessa, ovvero il fantoccio ultramodernista di Eventopoli che spaccia l’esteriorità artefatta per anima ed è nutrito da un’onnipresente classe media sistematicamente entusiasta, e un’immagine più complessa, stratificata, dove vari tasselli compongono un mosaico sociale più vasto, meno stereotipico.
Milano oggi. Volevo che fosse lo sfondo della storia. Uno sfondo che, se vuole, ingloba gli attori e sa prendersi la scena. La redenzione di Valtorta, le sue sconfitte, la sua versione della verità volevo che prendessero corpo qui.
Perché solo qui potevo immaginare un protagonista che fosse rappresentato dalla frase di quarta: «L’unica cosa che gli apparteneva era il sangue che aveva calpestato». E solo la combinazione fra una città come Milano e un protagonista come Valtorta poteva giustificare i versi in esergo dall'Agamennone di Eschilo: C'era un rimedio, forse, / che non fosse nefando?. La traduzione è di Pier Paolo Pasolini.
Prima presentazione: sabato 19 maggio, ore 18, all’Arci Corvetto. Il che ovviamente non è un caso. Con me ci sarà Gianluca Ferraris.
Ci vediamo lì.